Medicina ayurvedica: alla scoperta dell'ashwagandha

Medicina ayurvedica: alla scoperta dell'ashwagandha

Adottata dalla medicina ayurvedica, utilizzata già da più di 2500 anni fa, l’Ashwagandha è di ampio utilizzo anche al giorno d’oggi.

Il suo vero nome, Withania somnifera, è ormai in disuso ed è comunemente conosciuta come ‘ginseng indiano’. Nome più vicino alle sue caratteristiche che alla natura della pianta stessa. Infatti, l’Ashwagandha presenta spiccate proprietà energizzanti ed è in grado contrastare stati di affaticamento, stress e stanchezza psicologica, proprio come il ginseng.

La radice di Ashwaganda sembra essere la soluzione naturale per migliorare le capacità mentali e psicomotorie e per combattere lo stress. Uno studio in doppio cieco su 20 soggetti sani che hanno ricevuto 1000mg di estratto di ashwagandha per 14 giorni, ha dimostrato che, rispetto a chi aveva assunto il placebo, presentavano dei significativi miglioramenti dell’attenzione, della vigilanza, della velocità di risposta, della coordinazione visomotoria e delle prestazioni sensomotorie. Infatti, l’ashwagandha contiene la witaferina-A, che stimola i neurotrasmettitori nel cervello. In particolare aumenta la ricettività di acetilcolina, che migliora l’acutezza mentale e contrasta la degenerazione delle cellule cerebrali, causa principale di malattie come l’Alzheimer.

Ulteriori studi hanno convalidato la capacità dell’ashwagandha di ridurre l’ansia e la depressione e di migliorare l’umore. Importantissimo il suo contributo nel combattere lo stress. Secondo uno studio in doppio cieco su 98 persone, il gruppo che assumeva ashwagandha ha migliorato il suo benessere a 30 e a 60 giorni, a differenza del gruppo che ha assunto il placebo. Si è notata anche una diminuzione dei livelli di cortisolo, della pressione sanguigna e della frequenza cardiaca. Inoltre, sono migliorati i livelli ematici di glucosio, di colesterolo LDL e dei trigliceridi.

Nel complesso, un miglioramento desiderato da tutti e in particolare dagli atleti, sottoposti a diversi tipi di stress per periodi molto lunghi. La capacità di adattare l’organismo a stress di tipo sia endogeno che esogeno, è la caratteristica principale di questa pianta. Dal sistema immunitario rinforzato, alla mente più reattiva, l’ashwagandha non poteva trascurare l’aspetto muscolare ed energetico del corpo. Infatti, tra le sue proprietà, incontriamo anche l’azione tonico rinvigorente, per la quale è stata tanto utilizzata fin dall’antichità. Oggi, diversi studi dimostrano come l’ashwagandha abbia un ruolo anche nel migliorare la forza e la tolleranza allo sforzo, nonché di promuovere l’aumento della massa muscolare. Motivo in più per essere amata dagli sportivi.

Si considera che l’ashwagandha presenti anche proprietà antianemiche, antiossidanti e che sia in grado di interferire con la tiroide e di ridurre le malattie oculari. La sua capacità di diminuire i livelli di cortisolo, risulta positiva anche per il controllo della fame nervosa e quindi per il controllo del peso.

Come ogni principio attivo, anche l’ashwagandha presenta delle controindicazioni. È sconsigliato assumerla in gravidanza, durante l’allattamento, in presenza di ulcera peptica e in caso di disfunzioni della tiroide.

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