I 12 "semplici" motivi per i quali non riesci a scendere di peso
Quante volte vi sarà capitato?
Quante volte avete sentito dire: mangio poco e sono a dieta ma il peso non scende!
Magari può esser capitato anche a voi.
Che scenda poco, non scenda affatto o scenda giù fino al tanto temuto stallo, se i chili sulla bilancia stentano a calare, ecco delle possibili ragioni:
STATE MANGIANDO TROPPI CARBOIDRATI: il carboidrato è energia pronta all’uso. Qualora ne assumiate in eccesso, e questo eccesso non venisse impiegato per un imminente funzione energetica e non andasse a rifornire le riserve di glicogeno (probabilmente già piene), inevitabilmente il suo destino sarà quello di accumularsi sotto forma di adipe impedendo di fatto il dimagrimento. L’azione stessa dell’insulina (stimolata fortemente dai glucidi) ha un effetto lipogenico ed antidimagrante.
STATE MANGIANDO POCHI CARBOIDRATI: Sembra un paradosso, ma alle volte è così. Succede spesso ai fanatici delle diete low-carb. In un regime low-carb il corpo compensa la mancanza glucidica attraverso la gluconeogenesi di fatto stimolata dalle alte concentrazioni ematiche dell’ormone cortisolo. Questo vanifica di fatto l’approccio low-carb stesso, oltre a rallentare il metabolismo (effetto diretto in risposta alla gluconeogenesi, che il corpo percepisce come situazione d’ allarme). Aumentare la quota glucidica in questi casi, anche di poco (30/50g) può “magicamente” far scendere di nuovo il peso sulla bilancia.
AVETE CARENZE DI MICROELEMENTI: vitamine e minerali sono essenziali per il nostro organismo. Questi microelementi intervengono attivamente in moltissime reazioni biochimiche importanti, anche durante il dimagrimento. Quando siamo in ipocalorica, il limitato introito calorico abbinato spesso all’incremento di attività fisica, favorisce queste carenze. Una carenza di un elemento essenziale, di fatto agisce da fattore limitante per la reazione stessa, contrastando il dimagrimento. Assumere un multivitaminico/minerale ad alto dosaggio in questo caso potrebbe essere una scelta valida per veder di nuovo calare il peso sulla bilancia.
STATE MANGIANDO POCHE PROTEINE: Le proteine hanno un discreto effetto termogenico grazie al loro fattore dinamico specifico che si aggira tra il 25% e il 30%. Un quantitativo proteico maggiore in ambito di una dieta ipocalorica permette, oltre a consumare di fatto di più, di conservare maggiormente la massa magra.
STATE MANGIANDO TROPPO: oggi sappiamo che la qualità degli alimenti è molto più importante della quantità e le diete che “non contano le calorie” sono sempre di più. Questo è vero ma fino ad un certo limite. Se ci facciamo prender troppo la mano rischiamo di vanificare gli sforzi e i sacrifici. Sembra semplicistico ma ridimensionare le porzioni può essere un tentativo da fare.
STATE MANGIANDO TROPPO POCO: nel caso di un introito calorico troppo ristretto l’organismo risponde abbassando il suo dispendio calorico basale e aumentando la sua efficienza nello sfruttare al meglio ogni singola caloria. Questo meccanismo porta velocemente allo stallo. Alzare gradualmente le calorie per “riaccendere” il metabolismo deve essere l’obbiettivo da perseguire.
STATE SVILUPPANDO INTOLLERANZE ALIMENTARI: le intolleranze alimentari alle volte possono esser silenti ed asintomatiche, causando uno stato infiammatorio generalizzato non correlato a disturbi gastrointestinali. La mancanza di perdita di peso pur con tutti gli accorgimenti del caso, potrebbe esserne un “sintomo”. Valutare di effettuare analisi ematochimiche per le intolleranze, o semplicemente provare ad escludere i più comuni allergeni: cereali contenenti glutine – legumi – frutta secca – latticini, reintroducendoli poi uno per volta.
UTILIZZATE FARMACI CHE INTERFERISCONO COL DIMAGRIMENTO
CONSUMO DI UNA QUANTITÀ INSUFFICIENTE DI FIBRE
AUMENTO DELLA RITENZIONE IDRICA che maschera il dimagrimento (bisogna ricordarsi che per il successo di una dieta l’acqua è l’elemento determinante. Assumerne a sufficienza e con un basso residuo fisso risulta essenziale)
STATE ACQUISTANDO MUSCOLO: capita spesso a persone sedentarie e non allenate che, iniziando un percorso dietetico abbinato ad un attività fisica coi sovraccarichi, nel contesto di un approccio dietetico iperproteico, sperimentano processi di sintesi muscolare.
PASSATE UN PERIODO DI ASSESTAMENTO: in questi casi l’attesa è determinante. A volte una settimana senza cali oggettivi preannuncia un nuovo calo ponderale la settimana seguente. L’organismo stà resettando il suo vecchio set point “abituandosi” al nuovo peso.
Di
Mattia Lorenzini
Personal Trainer, specializzato in Nutrizione Sportiva
Autore del progetto divulgatico Corporesano – Food&Training System
Sito:
www.corporesanofitness.com
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